mercoledì 30 maggio 2012

Un ultimo focus

Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

vi ricordate il mostro Tarantasio e il lago Gerundo? Vi ricordate che abbiamo dedicato loro un progetto che è stato pubblicato su questo blog a partire dal mese di Settembre? Vi ricordate che una delle tappe del progetto è stata la pubblicazione di focus di approfondimento sui temi del progetto?                                                                          Se sì, pubblichiamo un ultimo focus tematico, un ultimoTarantacoda, gif colpo di coda del nostro mostro Tarantasio che vi porterà a conoscere tutto o quasi della malaria, una malattia diffusa nel Medioevo e che imperversava nelle zone paludose e malsane, come quelle dove era situato il mitico lago Gerundo.
Il paludoso lago, infatti, era una zona malsana, infestata da zanzare e insetti che trasmettevano all'uomo malattie e febbri come quelle malariche...                                                                   
Chi sono gli autori del focus? Eccoli: Clara, Giulia, Francesco e Susanna.

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                                                IGriffinidellaSeconda C

martedì 29 maggio 2012

Ancora focus


 Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo", 

avete letto i nostri focus, frutto di un'attività di ricerca condotta sul web e che si inserisce in un progetto di Educazione Ambientale e di Educazione allo Sviluppo sostenibile iniziato tre anni fa.
L'ultima fase del progetto, come sapete, è un nuovo progetto che abbiamo intitolato "Dentro un'antica leggenda".Uno degli ultimi step progettuali ha previsto, come ricordate, la elaborazione di focus tematici.
Ecco il terzo focus che è la risposta alla domanda: come e perchè scomparve il lago Gerundo e il suo inquilino Tarantasio? Davide, Matteo C., Blanka e Claudia hanno dimostrato che non furono nè santi nè cavalieri eroi, bensì il frutto del lavoro dell'uomo.

 


E il quarto focus? Ci parla dei Visconti, l'autorità civile che contribuì alla bonifica del Lago Gerundo. I VISCONTI erano i signori di Milano... Basta così, lasciamo spiegare a Mattia, Sohag, Allegra e Milena.


                                             IGriffinidellaSecondaC

lunedì 28 maggio 2012

Arrivano i focus!

Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

pubblichiamo in sequenza i focus digitali elaborati durante l'attività di webquest finalizzata a cercare informazioni e dati sul contesto storico, geografico e scientifico che fa da sfondo alla leggenda... Beh, ormai dovreste conoscerne a memoria il titolo: "La leggenda del lago Gerundo e del terribile mostro Tarantasio".
Il primo focus, elaborato da Rosi, Paolo, Jeahd e Alessia,  definisce le coordinate geomorfologiche del lago, il processo di formazione e l'etimologia del nome e s'intitola...


Il paludoso lago Gerundo era abitato da un drago serpentiforme, dall'alito mefitico e mortifero che terrorizzava gli abitanti dei villaggi sulle rive del lago: fatto o finzione?   Alzira, Giorgio, Matteo B., Gabriele se lo sono chiesto e hanno dato la loro risposta nel secondo focus intitolato...


                                        
                                                    IGriffinidellaSecondaC

domenica 27 maggio 2012

Dentro un'antica leggenda: il quinto step


Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo", 


vi "proponiamo" un altro episodio della storia del progetto "Dentro un'antica leggenda": il  frutto di un'attività che è durata più di un mese di scuola e che ha occupato le ore di contemporaneità, ma anche tante ore extracurricolari. Facciamo sempre un passo indietro e scriviamo un ...
                                   Quinto step
Come certamente ricordate, per elaborare la sceneggiatura dell'intervista abbiamo condotto, guidati dai proff. di Lettere e di Scienze Matematiche, la ricerca di informazioni attraverso la metodologia della web quest.
 
Noi vi descriveremo come abbiamo operato non prima di sottolineare gli obiettivi dell' attività: cercare dati e informazioni sul web attraverso gli operatori booleani cercando di selezionare e di gerarchizzare le fonti, evitando il più possibile la strategia del "Copia e Incolla". Difficile, vero?
 Siamo riusciti con notevole fatica a concludere l'attività e a realizzare il Compito, che è stato portato a termine dagli intergruppi di lavoro, anzi rifatto per ben due volte: cinque focus monografici sui temi di indagine del progetto in formato opuscolo sia cartaceo che digitale.
Per non abusare delle parole, proponiamo alla vostra attenzione una scheda di sintesi dell'attività in formato .pdf e subito dopo in modalità presentazione, alcune foto che testimoniano il nostro impegno. Come potrete vedere ci siamo sbizzarriti con le transizioni per creare un montaggio creativo e per riposarci un po' dopo le fatiche del lavoro di ricerca.

                                                     IGriffinidellaSecondaC


Che cos'è una web quest? I nostri proff. vi rimandano ai seguenti link, se desiderate approfondire l'argomento:http://www.webquest.it/ ; http://www.aula21.net/Wqfacil/webit.htm ;   http://www.bibliolab.it/webquest.htm 

sabato 26 maggio 2012

Una registrazione mostruosa


Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

un ultra breve riassunto delle puntate precedenti, vi aiuterà a rammentare che...
A Settembre 2011 è partita l'ultima fase del progetto triennale " Chiare, fresche, dolci, acque" che ha coinvolto le classi del Corso C dal 2019 al 2011: tante attività di Educazione Ambientale finalizzate alla conoscenza e alla salvaguardia di beni ambientali del nostro territorio.Tarantacoda, gif
Abbiamo chiamato "Dentro un'antica leggenda" l'ultima fase progettuale perché vogliamo scoprire ciò che si cela dietro un'antica leggenda conosciuta e diffusa in tutto il territorio lombardo,da Bergamo a Lodi sino a Casalpusterlengo e oltre.
Per farlo, abbiamo tradotto la leggenda dal dialetto casalino all'italiano, abbiamo riscritto e illustrato la nostra versione della leggenda, abbiamo trascritto l'intervista fatta a un esperto di storia locale, approfondendo il testo con le web quest, abbiamo sceneggiato la leggenda e l'intervista e le abbiamo registrate per realizzare un audiobook e un podcast. Ed ora? Vi proponiamo un'altra testimonianza del nostro lavoro: la clip della registrazione del podcast e delle ultime tracce audio dell'audiobbok.



Per prepararci alla lettura del testo espositivo, abbiamo seguito le procedure descritte nel post " Lezioni di dizione" che vi invitiamo a rivedere.

Il compito è stato più facile perché non dovevamo interpretare un personaggio, ma leggere correttamente, anche se i periodi erano complessi e disseminati di lessico specifico. Forse per questo abbiamo sottovalutato il compito e durante la registrazione, effettuata il 5 Novembre, abbiamo fatto tanti errori di dizione, costringendo il prof di Musica a ripetere la registrazione e la prof. di Lettere a tenere lezioni di dizione sui "due piedi".
Comunque alle 23.00, stanchissimi, abbiamo terminato la registrazione...  Prima di salutarvi, sottoponiamo alla vostra attenzione la tabella di autovalutazione dell'attività che abbiamo compilato in modo individuale
                                 IGriffinidellaSecondaC 
 

venerdì 25 maggio 2012

Un'intervista leggendaria



Cari amici di "Noi ci stiamo" e cari blogger,

è giunto il momento di pubblicare lo screenplay o script o sceneggiatura del podcast della leggenda.
Gustatevi con gli occhi il nostro libro, frutto di tanto lavoro, di tante fatiche e di tante "riscritture" (scherziamo!)  volute dai nostri proff.di Lettere e di Matematica.
Vogliamo farvi notare che nella sceneggiatura dell'audiobook e in questa del podcast abbiamo inserito una dettagliata sitografia che contiene l'indirizzo (URL) di tutti i siti da cui abbiamo tratto informazioni o da cui abbiamo preso in prestito foto. Abbiamo anche verificato l'attendibilità dei siti, ma di questo aspetto della nostra attività, parleremo nei prossimi post.

                                              IGriffinidellaSecondaC


giovedì 24 maggio 2012

Dentro un'antica leggenda: il quarto step


Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

Dopo l'esperienza entusiasmante della registrazione dell'audiobook della leggenda, ci è venuta l'idea di registrare l'intervista fatta al maestro
Milanesi e che durante i mesi di

Ottobre, Novembre, Dicembre 2011 e di Gennaio e Febbraio 2012 
un gruppo di alunni  ha integrato
con approfondimenti,
frutto di
ricerche condotte con il metodo
della web quest e
sotto la guida
dei proff. di Lettere e di Matematica.
Per narrarvi nei dettagli l'attività, occorre fare un passo indietro e scrivere...

                            Il quarto step


A Casalpusterlengo, nell’auditorium della Scuola Secondaria di 1°grado, in un giorno di Aprile del 2011 gli alunni della classe 1^C e della 2^C hanno intervistato il maestro Milanesi.


Nell'anno scolastico 2012, la classe 2^C, divisa in intergruppi, ha sceneggiato l'intervistaampliando le risposte date dal Maestro con inserti tematici e foto di commento.
Le attività di riscrittura e di ricerca  sono confluite nella realizzazione di un audiopodcast suddiviso in episodi: ogni episodio corrisponde a un nucleo tematico individuato sulla base delle risposte che il maestro Milanesi ha dato alle domande e sulla base degli approfondimenti cercati dagli alunni
Il podcast è stato pubblicato su questo blog  e sul sito della scuola. Chi volesse ascoltarlo o anche scaricarlo, potrà connettersi su Internet al seguente indirizzo: http://www.griffini.lo.it/Pensando anche a chi non usa Internet, abbiamo masterizzato il podcast su un CD che abbiamo allegato alla sceneggiatura cartacea dell’intervista: tutto questo dedicato a chi volesse solo immergersi nella lettura
Pubblichiamo in questo post la tabella di autovalutazione dell'attività che riguarda l'editing dello script dell'intervista (scrittura, correzione del testo effettuata sia sulla copia cartacea che digitale).  A presto...

                       GiuliaeIGriffinidellaSecondaC



mercoledì 23 maggio 2012

Una registrazione leggendaria


Cari amici di "Noi ci stiamo" e cari blogger,

vi invitiamo a visionare questa clip con un desiderio, che possiate immedesimarvi nel clima di intenso lavoro preparatorio e di collaborazione tra tutti i componenti della classe (nessuno escluso) che ha permesso di realizzare la registrazione audio de "La leggenda del lago Gerundo e del terribile mostro Tarantasio".  Dopo la visione della clip, vi daremo ulteriori dettagli... 


Il percorso che ci ha portato a registrare, nelle giornate del 28 Ottobre e del 5 Novembre, le tracce audio dell'audiobook sono state irte di difficoltà che vogliamo condividere con voi.
Innanzitutto la correzione della sceneggiatura ci ha portato via moltissimo tempo sia per i guasti intervenuti nei PC del Laboratorio di Informatica, sia perchè abbiamo dovuto apprendere ad usare il software di impaginazione Publisher.
In secondo luogo ci siamo accorti che nelle battute dei dialoghi della sceneggiatura avevamo inserito i nomi dei protagonisti, ma non le frasi dichiarative che servono all'ascoltatore per comprendere chi sta parlando o dicendo le battute.  Credeteci, il lavoro di "restauro" della sceneggiatura è durato parecchie ore di contemporaneità Lettere Matematica.
In terzo luogo è stato impossibile registrare a scuola durante le ore scolastiche per i rumori e le interferenze causate da lezioni in corso, dalle pulizie dei bidelli, da squilli telefonici e persino dal bzzzzzzzzzzz insistente delle lampade al neon dell'auditorium. E quindi?
L'idea  è venuta dal prof. di Musica che ci ha proposto un' uscita didattica serale alla scuola per effettuare la registrazione della leggenda in un clima certamente più silenzioso e più propizio alla concentrazione.
Dopo aver ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni dal Dirigente Scolastico, prof. Piero Cattaneo e dai genitori, in due serate indimenticabili e grazie alla collaborazione di tutti, alunni e proff., siamo riusciti a terminare le registrazioni dell'audiobook: una maratona che è durata dalle ore 20.30 alle ore 23.30.
Il videoclip testimonia il lavoro svolto, il divertimento di tutti, l'esperienza singolare di cui siamo stati protagonisti, la stanchezza dopo una giornata di scuola e di impegni sportivi o familiari, gli errori di dizione e di intonazione, le difficoltà di organizzazione, i guasti degli impianti di registrazione, le sgridate dei proff., le nostre chiacchiere e le nostre risate, i ritardi del custode della scuola, ma anche il nostro metterci in gioco per raggiungere un obiettivo comune.
Per noi è stato importante sperimentare come si lavora in equipe, un'occasione che ci ha permesso di conoscerci meglio e di accettare qualità e difetti di tutti noi.

                                        IGriffinidellaSecondaC

martedì 22 maggio 2012

A scuola di dizione


Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

e dopo lo screenplay della leggenda Il nostro progetto  ha previsto l'apprendimento di alcune tecniche di lettura espressiva (teatrale è un parolone!) per interpretare le parti dialogate dei personaggi protagonisti della leggenda e le parti assegnate al Narratore.
Oltre a leggere in modo foneticamente corretto, il nostro compito è consistito nel tradurre con la voce la personalità dei personaggi (una nonna molto paziente, quattro nipoti molto bambini e curiosi, un narratore pedante e presuntuoso).

Come abbiamo operato? Guidati dai nostri proff. di Lettere, Musica e Scienze Matematiche, abbiamo individuato e segnato sul testo della leggenda gli elementi che potevano aiutarci a leggere con espressività il testo in modo che l'ascoltatore non solo comprendesse i contenuti del testo ma si divertisse a scoprire la trama coinvolgendosi nella narrazione.  

Abbiamo paragonato il testo della leggenda a un testo musicale e come in un pentagramma si trovano annotazioni come allegro, andante, rallentato, pianissimo, anche noi abbiamo inserito alcune note a margine o sopra le righe del testo che ci aiutassero a interpretetare il testo.
Nelle ore di compresenza, ma anche a casa, ci siamo esercitati a leggere per migliorare la nostra dizione e raggiungere una lettura più fluida, soprattutto una lettura da cui potesse emergere il carattere dei personaggi. A questo scopo ogni alunno, poichè tutta la classe è stata coinvolta, ha costruito il suo "spartito" sotto la guida dei proff.

Come esempio, prima di salutarvi, vi proponiamo in formato .pdf  lo spartito del Narratore, un personaggio fondamentale nella narrazione della leggenda, tento che assume il ruolo di "motore dell'azione."

                                               IGriffinidellaSecondaC

lunedì 21 maggio 2012

Una sceneggiatura leggendaria


Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

non vi piacerebbe sfogliare un libro che contiene una storia avvincente, sceneggiata da un'intera classe e commentata da foto d'autore? Allora, non vi resta che cliccare sull'icona del libro digitale e ... a voi la conclusione...

  Buona lettura e buona visione!

                                                  IGriffinidellaSecondaC


domenica 20 maggio 2012

Dentro un'antica leggenda: il terzo step


Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

ed ora? Ed ora proseguiamo la narrazione del nostro progetto, il racconto di una fase importante che ci ha visti impegnati per buona parte del mese di Ottobre e Novembre. I
Il terzo step  vi porterà dentro il cuore della nostra attività...

                                 Il terzo step 

A Casalpusterlengo, nelle aule della classe 2^C, mentre leggevamo insieme con i proff. l'edizione definitiva della leggenda, ci è venuta l'idea di interpretarla a più voci.




Da qui il passo è stato breve perchè la nostra idea ha preso forma e dimensione, trasformandosi in un compito che ci ha impegnati non solo nelle ore di Contemporaneità di Scienze e di Matematica, ma anche nelle ore curricolari di Lettere, di Musica e di Tecnica: la realizzazione di un audiobook della leggenda, un media da ascoltare su vari supporti (i-phone, i-pad, lettore mp3, lettore CD per PC) e in qualsiasi momento: in poltrona, in macchina, a letto, durante una passeggiata, mentre ci si reca a scuola o a al voro.

L'obbiettivo?
Far conoscere ai cittadini di Casalpusterlengo (ma non solo) eventi della storia locale utilizzando la forma testuale della narrazione leggendaria.Come è nel nostro stile, vi puntualizziamo gli step dell'attività  e cominciamo dal primo che è stato molto faticoso, ma forse più creativo: 

1. La sceneggiatura della leggenda, un testo riscritto e impostato graficamente perché potesse facilitare la lettura dialogata ed espressiva. Le difficoltà incontrate? Scrivere dialoghi diretti in modo che il registro comunicativo si adeguasse ai personaggi e precisare sempre  il contesto della narrazione per permettere all'ascoltatore di comprendere le azioni, le descrizioni, le riflessioni dei personaggi. 
2. L' inserimento del testo
in un modello grafico di sceneggiatura che ha permesso di creare lo stoyboard. il modello è quello usato dagli sceneggiatori italiani (all'italiana) che scrivono la narrazione nella sua interezza oltre alle indicazioni del tono, del ritmo, del registro con cui si interpretano le battute.


3. La correzione del testo dai refusi, dagli errori ortografici, lessicali e dalle informazioni contraddittorie o non pertinenti.
4. L'impaginazione della sceneggiatura in formato libro attraverso il software Publisher: che fatica!
5.La selezione delle foto scattate durante l'estate e nel corso del progetto e il loro inserimento nel modello grafico. Naturalmente le foto sono state compresse, ridimensionate e posizionate utilizzando le funzioni degli Strumenti Immagine.


Ogni step dell'attività è stato storicizzato sulla tabella di marcia e valutato. Vi proponiamo la tabella di marcia che utilizziamo sia in formato tabella sia in formato .pdf. A presto!                                                      
                                          IGriffinidellaclasseSecondaC







sabato 19 maggio 2012

A lezione di scrittura creativa: una riscrittura


Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

oggi pubblichiamo il nostro secondo libro, la riscrittura della leggenda, un testo rielaborato da noi alunni e destinato alla lettura dialogata o alla lettura teatrale. Vi ricordiamo anche che l'attività si colloca in un progetto ampio dal nome evocativo
"Dentro un'antica leggenda".

Basta con le chiacchiere! Siete d'accordo? Allora facciamo silenzio per immergerci nella lettura e per gustare con gli occhi le illustrazioni. Sperando che dopo la lettura, siate più felici, come sempre  vi diciamo...
Buona lettura!

                                                   IGriffinidellaSecondaC 


venerdì 18 maggio 2012

Dentro un'antica leggenda: secondo step


Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

oggi vi "tocca" leggere un'altra storia, anzi un altro episodio della storia del nostro nuovo progetto.
Beh, dopo la pubblicazione del nostro primo libro ci è venuta l'idea di riscrivere il testo della leggenda, di farne un'altra versione in Italiano, per diffonderla a un pubblico vasto come quello degli studenti e dei cittadini di Casalpusterlengo.Un altro libro, insomma, e pure illustrato con i nostri disegni.
Per farvi comprendere le fasi del lavoro che ci ha impegnati da Aprile 2010 a Novembre 2011, vi proponiamo la scheda del libro, molto sintetica perché desideriamo che, incuriositi e avvinti dal titolo, leggeste d'un fiato il libro.

Titolo: La leggenda del lago Gerundo e del terribile mostro Tarantasio
Autori: la classe 2^C (autore collettivo)
Collana: I libri della Scuola media Griffini
Genere: leggenda
Casa Editrice: La Biblioteca che c'è 
Illustrazioni: la classe 2^C ; Tecnica: collage tridimensionale su cartoncino bianco A3
Stampa: Ottobre 2011;  Ristampe: 2012, 2013, 2014 (speriamo!)
Luogo di Stampa: laboratorio di Informatica della Scuola S.S.S. 1° "Saverio Griffini"
I Narratori: il Narratore pedante, la nonna Maria, i nipoti Giorgio, Marco, Elena
Protagonista: il paludoso e melmoso Lago Gerundo
Antagonista: il terribile mostro Tarantasio (e pure assassino)
L'eroe: il bel cavaliere
Il mezzo magico: la spada del bel cavaliere e il bel cavallo del bel cavaliere
Le vittime: i bambini
Tempo della vicenda: l'Alto Medioevo, ma in qualunque tempo
Trama: è la storia di un mostro-rettile che abitava nelle acque melmose di un antico lago lombardo e che uccideva i bambini e se li mangiava come moschini...
Morale: il lavoro dell'uomo ("il tanto sgobbare") contribuisce al progresso della società e sconfigge anche le difficoltà che sembrano insuperabili: malattie, guerre, catastrofi naturali... anche le magie
Tag: leggenda, malaria, bonifica, palude, tritone, fantasia, sabbie mobili, monaci, Visconti.
Punto di vista narrante: alternanza del narratore interno (voce fuori campo) e del narratore esterno onnipresente
Incipit: descrizione dell'ambiente: "
Immaginate un tramonto di Giugno in campagna: il sole a semicerchio che taglia l’orizzonte e che si amalgama con il verde del frumento acerbo... "
Struttura narrativa: intreccio attraverso l'inserimento di flasback e alternanza di sequenze narrative, dialogate, descrittive; storia nella storia

Finale: lieto fine; chiuso.

Sappiamo che volete immergervi nella lettura del libro, ma dovrete aspettare il prossimo post... Intanto che aspettate, guardate il reportage fotografico che testimonia il nostro "lavoro".
                                                    IGriffinidellaSecondaC

                   

giovedì 17 maggio 2012

La cossa del mustor Tarantàsi e del lagh Gerundo



Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

dopo avervi narrato l'inizio del nostro nuovo progetto e illustrato la prima fase, restiamo in silenzio. Perché?

Desidereremmo che deste un'occhiatina al nostro primo libretto, alla nostra prima pubblicazione. Anzi, che sfogliaste il nostro primo "prodotto", realizzato con Calameo, un software che permette di leggere un libro in formato sfogliabile.

                                         Buona lettura!


     Alessia, Blanka, Milena, Susanna e IGriffinidellaSecondaC






La "cossa" del mustor Tarantàsi e del lagh Gerundo

mercoledì 16 maggio 2012

A lezione di traduzione!

Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

in questo post vi narreremo la "genesi" di un piccolo testo che la classe ha deciso di scrivere e pubblicare, dopo che lo scrittore dialettale Aldo Milanesi ci ha fatto dono della versione in dialetto casalino della leggenda. Naturalmente stiamo parlando della leggenda del " Lago Gerundo e del mostro Tarantasio".
Quali sono state le fasi dell'attività?
Innanzitutto la classe è stata divisa in intergruppi per facilitare lo svolgimento dei compiti. Ogni intergruppo è stato formato con un criterio approvato da tutta la classe: incentivare la conoscenza reciproca tra alunni che non avevano mai lavorato insieme.
Successivamente il testo dialettale è stato letto a voce alta dai compagni esperti nella pronuncia del dialetto casalino. Abbiamo scoperto che il dialetto è parlato ancora nelle famiglie casaline, soprattutto dai nonni e occasionalmente dai genitori. Tutti gli alunni hanno concordato che questa evoluzione del volgare, ormai risulta difficilmente comprensibile, anche se molti termini dialettali, richiamano foneticamente il corrispettivo termine italiano.
Dopo aver sottolineato i termini e le espressioni sconosciute, le frasi complesse dal punto di vista sintattico, ci siamo dedicati alla parafrasi letterale del testo, applicando, le seguenti procedure:
a. suddivisione del testo in sequenze in base al criterio: cambiamento delle azioni
b. ricerca del significato dei termini dialettali per mezzo del vocabolario bilingue Italiano-Dialetto casalino, scritto e pubblicato dal maestro Milanesi. Ad esempio, il termine "cossa" significa "favola, storia" e non "cosa" come noi tutti abbiamo pensato.
c. riordine corretto delle frasi dialettali secondo la sequenza soggetto-predicato-oggetto-complementi: anche in questo caso la grammatica ci ha aiutati a risolvere alcune difficoltà sintattiche.
d. traduzione parola per parola, cercando di rispettare il significato denotativo di termini ed espressioni e cercando di essere fedeli allo stile dello scrittore.
e. revisione collettiva delle parafrasi, leggendo a voce alta i testi per sottoporli alla valutazione degli intergruppi.
Il lavoro è stato faticoso, ma divertente, anche perchè ci ha permesso di scoprire una lingua che ora conosciamo un po' di più.
Nelle ore di compresenza, i testi prodotti sono stati elaborati con un software per costuire opuscoli e libretti: Publisher.
Insieme alla prof. di Lettere e di Scienze Matematiche, abbiamo deciso di utilizzare come illustrazione della copertina un disegno che raffigura il mostro Tarantasio e che ha vinto un concorso indetto dal sito: Lago Gerundo. Premio Letterario.
Abbiamo scoperto che l'illustratore si è ispirato alle illustrazioni di un naturalista del 1600, Ulisse Aldovrandi, che scrisse un trattato sui draghi e sui serpenti.


Ci è piaciuto così tanto, questo disegno, che lo utilizzeremo come logo e come immagine simbolo di tutte le nostre pubblicazioni.
                                                      IGriffinidellaSecondaC


martedì 15 maggio 2012

Dentro un'antica leggenda: il primo step


Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

un breve ma significativo riassunto s'impone, prima di addentrarci nel vivo delle attività progettuali. Ricordate le nostre cruciali domande?

Tarantasiolampo, gifChi è il mostro Tarantasio? Dove si trova il lago Gerundo? Perché occuparci di un mostro che è vissuto in un lago ormai prosciugato? E ancora:vi è qualche relazione tra il lago Gerundo e il Brembiolo  o tra il mostro Tarantasio e il Brembiolo? E, perché abbiamo deciso di narrarvi la leggenda del suddetto mostro, famoso in tutto il Lodigiano, nel Bergamasco, nel Cremonese e nel Bresciano?
Adeguate risposte, richiedono adeguate premesse  e pertanto dobbiamo fare un passo indietro.

                                   Il primo step
 

 A Casalpusterlengola nostra città, scorre il Brembiolo che è stato osservato e studiato da un gruppo di studenti nel corso del triennio scolastico 2009-2011.
Sono state individuate
le coordinate geografiche,
analizzate le componenti
morfo-geologiche
; è stata
monitorata la qualità
delle sue acque
attraverso
analisi chimiche, è stata
ricercata l'etimologia del
suo nome
e disegnato il suo
percorso: tutto il materiale del progetto è stato pubblicato sul blog collettivo del Corso C  e su questo blog di classe, creato per gli amici di "Ciao ci stiamo".

 A Casalpusterlengo, passeggiando sulle rive rimboschite del Brembiolo durante un’uscita didattica, per fotografare con gli occhi il paesaggio e  trovare l’ispirazione poetica, abbiamo incontrato il maestro Milanesi esperto dialettologo e cultore di storia locale.
Sapute le nostre intenzioni, ci ha dato l’appuntamento a scuola per narrarci una leggenda molto nota e diffusa nel Lodigiano e anche a Casalpusterlengo: “La leggenda del mostro Tarantasio e del Lago Gerundo”.
E, il 21 Febbraio 2011 nell'auditorium della scuola, il maestro ci ha regalato la sua versione della leggenda, un testo scritto in dialetto casalino, battuto a macchina, non una qualsiasi macchina per scrivere, ma bensì la famosa Olivetti lettera 24 che inchiostra i tasti dei caratteri attraverso nastri bicolori... ormai difficilmente reperibili. Ebbene?
Abbiamo incontrato di nuovo il maestro ad Aprile e a Maggio, mesi in cui l'abbiamo sottopostao a una lunga intervista, che a breve pubblicheremo. A presto!

                                    IGriffinidellaclasseSecondaC

lunedì 14 maggio 2012

Dentro un'antica leggenda: il contratto formativo

Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

ci siamo lasciati  con la promessa che vi avremmo parlato del nostro nuovo progetto.

Come siamo soliti fare, abbiamo stilato una scheda sintetica che esplicita le coordinate del progetto e che certifica il contratto formativo sottoscritto da docenti e alunni il 30 settembre 2011 nella classe 2^C alla presenza dei proff. di Lettere e di Scienze Matematiche che ci hanno consigliato l'esatto uso del lessico specifico.

                      Contratto Formativo


Titolo del progetto: "Dentro un'antica leggenda"
Tipologia del progetto: interdisciplinare per competenze trasversaliPromotori: proff. e alunni della classe 2^C
Destinatari: gli alunni della S.S.1°"Griffini" e i cittadini di Casalpusterlengo
Finalità educative: consolidare i legami di appartenenza alla comunità locale e riflettere sulla propria identità di cittadino, valorizzando e divulgando un bene culturale comune: un'antica leggenda locale Insegnanti coinvolti: Lettere, Scienze Matematiche, Musica, Arte e Immagine, Tecnologia, Inglese, Tedesco
Tempi di attuazione: Maggio 2010 e Ottobre-Dicembre 2011
Situazione iniziale:Nella città di Casalpusterlengo e in tutto il Lodigiano è diffusa
una leggenda che soprattutto gli anziani amano raccontare: "La leggenda del lago Gerundo e del terribile mostro Tarantasio". Il quotidiano locale on line ti ha incaricato, in qualità di divulgatore scientifico, di ricostruire il contesto storico, geografico e scientifico che è all'origine della leggenda. Nel tuo lavoro di ricerca, di selezione e di elaborazione delle fonti, sarai affiancato da diversi esperti: uno scrittore di storia locale, una sceneggiatrice, una illustratrice di storie e un musicista di colonne sonore.

Compito unitario: Preparare un dossier multimediale che raccolga le risultanze del lavoro di ricerca e che valorizzi il contributo degli esperti disciplinari che hanno partecipato al progetto. Nelle diverse puntate del dossier saranno pubblicati il racconto digitale della leggenda, l'audio book della leggenda, il podcast dell'intervista a uno storico locale e focus monografici sul contesto storico-geografico e scientifico da cui ha preso spunto la leggenda.

Competenze attese: apprendere ad apprendere, comunicare, risolvere problemi e acquisire ed interpretare le informazioni.
Non ci resta che darvi l'appuntamento al prossimo post. 

                                  IGriffinidellaSecondaC
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