venerdì 18 maggio 2012

Dentro un'antica leggenda: secondo step


Cari blogger e cari amici di "Noi ci stiamo",

oggi vi "tocca" leggere un'altra storia, anzi un altro episodio della storia del nostro nuovo progetto.
Beh, dopo la pubblicazione del nostro primo libro ci è venuta l'idea di riscrivere il testo della leggenda, di farne un'altra versione in Italiano, per diffonderla a un pubblico vasto come quello degli studenti e dei cittadini di Casalpusterlengo.Un altro libro, insomma, e pure illustrato con i nostri disegni.
Per farvi comprendere le fasi del lavoro che ci ha impegnati da Aprile 2010 a Novembre 2011, vi proponiamo la scheda del libro, molto sintetica perché desideriamo che, incuriositi e avvinti dal titolo, leggeste d'un fiato il libro.

Titolo: La leggenda del lago Gerundo e del terribile mostro Tarantasio
Autori: la classe 2^C (autore collettivo)
Collana: I libri della Scuola media Griffini
Genere: leggenda
Casa Editrice: La Biblioteca che c'è 
Illustrazioni: la classe 2^C ; Tecnica: collage tridimensionale su cartoncino bianco A3
Stampa: Ottobre 2011;  Ristampe: 2012, 2013, 2014 (speriamo!)
Luogo di Stampa: laboratorio di Informatica della Scuola S.S.S. 1° "Saverio Griffini"
I Narratori: il Narratore pedante, la nonna Maria, i nipoti Giorgio, Marco, Elena
Protagonista: il paludoso e melmoso Lago Gerundo
Antagonista: il terribile mostro Tarantasio (e pure assassino)
L'eroe: il bel cavaliere
Il mezzo magico: la spada del bel cavaliere e il bel cavallo del bel cavaliere
Le vittime: i bambini
Tempo della vicenda: l'Alto Medioevo, ma in qualunque tempo
Trama: è la storia di un mostro-rettile che abitava nelle acque melmose di un antico lago lombardo e che uccideva i bambini e se li mangiava come moschini...
Morale: il lavoro dell'uomo ("il tanto sgobbare") contribuisce al progresso della società e sconfigge anche le difficoltà che sembrano insuperabili: malattie, guerre, catastrofi naturali... anche le magie
Tag: leggenda, malaria, bonifica, palude, tritone, fantasia, sabbie mobili, monaci, Visconti.
Punto di vista narrante: alternanza del narratore interno (voce fuori campo) e del narratore esterno onnipresente
Incipit: descrizione dell'ambiente: "
Immaginate un tramonto di Giugno in campagna: il sole a semicerchio che taglia l’orizzonte e che si amalgama con il verde del frumento acerbo... "
Struttura narrativa: intreccio attraverso l'inserimento di flasback e alternanza di sequenze narrative, dialogate, descrittive; storia nella storia

Finale: lieto fine; chiuso.

Sappiamo che volete immergervi nella lettura del libro, ma dovrete aspettare il prossimo post... Intanto che aspettate, guardate il reportage fotografico che testimonia il nostro "lavoro".
                                                    IGriffinidellaSecondaC

                   

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